RASSEGNA STAMPA
È L'AUTOREVOLE IDEA DEL PROFESSOR PRANZINI, GEOLOGO DELL'UNIVERSITA' DI FIRENZE OSPITE DEL CIRCOLO PERTINI. "LA CRISI DELL'AGRICOLTURA GENERA CRISI DELLE ATTIVITÀ TURISTICHE LEGATE ALLA BALNEAZIONE"
Nell’ambito degli incontri organizzati dal Circolo Pertini con gli studenti e il personale dell'istituto Cerboni, oggi si è tenuta una lezione del Professor Pranzini -geologo dell’Università di Firenze- sull’erosione delle coste elbane.
Erano in tanti i ragazzi che hanno assistito alla lezione di Pranzini, che con l'ausilio delle immagini ha illustrato le varie metodologie d’intervento usate bloccare l’erosione costiera, e le relative possibilità di successo, facendo riferimento agli interventi già realizzati nelle coste italiane
Abbiamo approfittato del Prof. Pranzini per chiedergli come stanno le coste elbane.
Professor Pranzini
"Non male, in particolare se messe a confronto con altre spiagge italiane e del mondo, con il 90% delle coste in erosione".
"Sulle spiagge toscane c’è un'erosione che in confronto a questi dati è abbastanza modesta -ha spiegato Pranzini- ciò non toglie che per piccole spiagge che supportano un'economia turistica abbastanza grande, anche queste piccole perdite possono essere significative, e quindi vanno monitorate con attenzione. E l'attenzione deve essere doppia, se è vero che spiagge piccole sono sensibili ai piccoli interventi sia positivi sia negativi".
"Noi -ha continuato Pranzini- ci siamo fatti l’idea che una delle cause principali dell’erosione delle spiagge elbane sia l’abbandono dell’agricoltura, perché le piogge che un tempo "rodevano" i campi e portavano la sabbia al mare, oggi non hanno più lo stesso effetto, perchè il territorio è prevalentemente ricoperto dalla vegetazione. Questo è un problema perchè coloro che lavoravano la terra e che con il loro lavoro -indirettamente- producevano le spiagge, si sono impiegati nel settore terziario, in particolare nell’economia turistica che proprio di spiagge vive, per lo più, e si chiude così un cerchio difficilmente ricostruibile oggi".