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da http://ilvicinato.blogspot.com

090731_1Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Cosa può fare la gente "comune" nei confronti di un potere che non risolve i problemi reali? Innanzitutto denunciare all'opinione pubblica, continuamente, tutti gli addetti ai lavori che non rispondono alle esigenze dei cittadini o non attuano a dovere i programmi sociali stabiliti. Il potere ha ormai in mano sempre di più la società e fa il bello e cattivo tempo. C'è senza dubbio chi agisce in buona fede e vorrebbe fare le cose per bene, ma nel complesso i fatti dicono che il potere, da 2009 anni, non risolve le problematiche mondiali, italiane e, nel caso nostro, degli elbani.

Si sommano leggi ingiuste, inefficienze, incapacità, individualismi e anche gravi carenze nel perseguire ciò che è stabilito nella nostra Costituzione. I risultati sono quelli che sappiamo. Che fare quindi? Qualcuno in passato ha provato con le rivoluzioni. Vicende dure al pari delle guerre, ma poi il potere si rigenera nei suoi vizi e nei suoi limiti. Ci sarebbe da mettere i paletti al potere con apposita legge che nessun governante vorrà mai fare. Verrebbe da dire che siamo impotenti quindi. Ma chi ha degli ideali può non arrendersi, inseguire obiettivi di giustizia sociale, sempre, che l'uomo sagace sogna come un Sisifo mitologico, che purtroppo poi è punito eternamente nel ripetere invano la sua fatica.

Anche la creazione di movimenti popolari potrebbe essere un tentativo: laddove esista un gruppo di persone illuminate, giuste, disinteressate, anche aderenti a diversi partiti, che vogliano tentare di avviare una nuova era. Si potrebbero fare anche le leggi di iniziativa popolare. Ci vorrebbe un movimento trasversale, serio, per battere il tasto della giustizia presso tutte le amministrazioni comunali, provinciali e regionali. Che agisca incessantemente, per pretendere da chi sta nel Palazzo, strategie amministrative di qualità, soluzioni vere, equità. Una volta tale ruolo un po' lo svolgeva il sindacato. Poi bisogna formare i giovani al senso civile, acculturarli, nella speranza di un futuro migliore. Ma noi adulti lo vogliamo? Che esempio diamo loro? Chi vuole aiutarli inizi con una "censura" della tivvù per molte ore.

Stefano Bramanti del Circolo culturale Pertini

CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI dell’isola d’Elba Presidente onoraria Diomira Pertini

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