prima di dire del diario di Fanetti più sotto mettiamo un discorso di PERTINI illuminante
aveva vissuto due guerre mondiali, la carceraizone perchè antifascista, la resistenza e nell'età marura predica la pace tra i popoli e il disarmo
ALLOCUZIONE ALLA COLUMBIA UNIVERSITY DI NEW YORK IN OCCASIONE DEL CONFERIMENTO DELLA LAUREA HONORIS CAUSA A SANDRO PERTINI
(NEW YORK 31 marzo 1982)
Occorre moltiplicare a tutti i livelli le forme di contatto reciproco, per trarre il meglio dalle nostre comuni tradizioni e anche dalle nostre diversità. Occorre unire tutte le nostre risorse spirituali e materiali per l'ulteriore sviluppo di tutte le potenzialità di un idea di libertà intimamente unita al rispetto del diritto, quindi in, definitiva, per il processo e la pace di tutta l'umanità.
Occorre, insomma, conoscerci meglio: Wolfango Goethe in una sua mirabile poesia narra la vicenda di due viandanti che in una notte senza stelle vanno fianco a fianco e ognuno nasconde sotto l'ampio mantello una lucerna accesa, sicché l'uno avverte la presenza dell'altro non dallo splendore della fiamma, ma dall'acre odore del fumo.
Così accade nella vita per i singoli e per i popoli: gli uni avvertono la presenza degli altri solo attraverso il fumo acre delle polemiche e dei contrasti.
Se invece l'uno aprisse il suo animo all'altro tutti constaterebbero che hanno le stesse esigenze e quindi le stesse aspirazioni: non estranei l'uno all'altro si sentirebbero o peggio nemici, ma legati tutti allo stesso destino.
Tutti i popoli della terra affratellati operino insieme per rendere la vita degna di essere vissuta. Esaltino la loro dignità nella esaltazione della libertà e della pace.
Noi ormai siamo al termine della nostra giornata e con l'animo di chi sa di aver compiuto sempre il proprio dovere di uomo libero, ci avviamo sereni verso la notte che non conoscerà più albe. Ma voi, giovani, avete tutta una vita da vivere e il vostro domani ci sta a cuore: per questo domani abbiamo lottato tutta la nostra esistenza e lotteremo finche vita sarà in noi.
In questa lotta non potete lasciarci soli, ma dovete restare al nostro fianco e battervi con noi perché il vostro domani sia un domani di libertà, di giustizia, di pace.
E se non volete che le vostre giornate scorrano grigie e monotone, date una nobile ragione alla vostra esistenza.
Scegliete voi liberamente, come liberamente scegliemmo noi nella nostra adolescenza. Fate la vostra scelta purché essa presupponga il principio di libertà, se non volete incamminarvi su una strada che vi porterebbe a sicura rovina.
Sia, dunque, nobile la vostra scelta ed allora la vostra esistenza si svolgerà in modo esaltante nella buona e nella cattiva sorte.
E noi finché vita ci animerà, staremo al vostro fianco a lottare con voi, ad aiutarvi a rimuovere gli ostacoli che sono sul vostro cammino, perché voi lo possiate percorrere con passo sicuro e spedito.
Difendete la libertà, costi quel che costi.
Ma ogni conquista democratica e sociale diverrebbe vana, se una nuova guerra dovesse esplodere.
Nel mio recente viaggio in Giappone sono andato a raccogliermi ad Hiroshima, la città che ha conosciuto il primo olocausto nucleare. Un'angoscia profonda mi ha preso: ho pensato con orrore alla straziante fine di migliaia di innocenti creature, ho pensato che questa stessa atroce fine conoscerebbe l'intera umanità, se una nuova guerra dovesse esplodere.
Talvolta ho l'impressione che chi detiene nelle proprie mani il destino dei popoli stia indifferente discutendo sul cratere di un vulcano, che nelle sue viscere va preparando una eruzione nucleare che segnerebbe la fine dell'umanità.
Tutti i Capi di Stato dovrebbero recarsi in pellegrinaggio ad Hiroshima: il loro animo verrebbe preso da un profondo orrore e da un severo ammonimento. Ad Hiroshima nel mio animo sconvolto ho sentito risuonare - come sento risuonare in questo momento -l'appassionata esortazione di un grande poeta della mia terra italica: "...vò gridando: pace, pace, pace!". E pace sia sempre per l'intera umanità.
DIARIO DALL'INFERNO
DI ROMOLO FANETTI EDITORE BELFORTE
IL LIBRAIO
SOTTO I PORTICI
CALATA MAZZINI
MARTEDI' 20 AGOSTO 2013
PORTOFERRAIO ORE 21,30
INGRESSO LIBERO
cura
della Famiglia Fanetti
del poeta e regista teatrale Adriano Pierulivo
di Stefano Bramanti, Circolo culturale Sandro Pertini dell'Elba
Il titolo è molto esplicito: “Diario dall'inferno”. Un messaggio che Romolo Fanetti ha voluto inviare all'umanità lasciando questa testimonianza sugli orrori della seconda guerra mondiale, paragonati all'inferno. Non quello dantesco dove le sofferenze sono eterne e frutto di genio e fantasia letteraria, quello descritto dall'elbano di adozione, Romolo Fanetti, nato a Siena nel 1910, è stato purtroppo reale. La guerra costò al Regio Esercito italiano oltre 160 mila perdite e oltre 73 mila dal settembre all'ottobre 1943, circa 12.000 nella Resistenza e circa 60.000 perirono nei campi di concentramento. In possesso di una vena da scrittore non comune, con una matita, il Nostro “miracolato” decise di scrivere una cronaca di quelle tragiche vicende, deportazione nei campi di concentramento germanici compresa, Terribili avventure dopo l'8 settembre del 1943, cioè da quando l'Italia firmò lo storico armistizio, non essendo più in condizioni di proseguire le azioni belliche avviate dal fascismo. Da quell'istante i militari italiani si trovarono al si salvi chi può e la metà riuscirono a tornare a casa, altri, oltre 600 mila, caddero prigionieri dei tedeschi. Di questo dettaglio importante che dà il via a questa storia narrata da Romolo, ci dice il generale di corpo d'armata Luciano Luciani, nella premessa al testo edito da Belforte. Ecco il messaggio, molto importante perché viene da una autorevole fonte militare, e che si trova al terzo capoverso della introduzione, e dice: “Purtroppo, il re, il governo Badoglio, nell'ansia di mettersi in salvo non diedero né preavviso dell'armistizio, né direttive di come comportarsi con i tedeschi, lasciando i militari italiani inermi di fronte alla prevedibile reazione germanica”. Ebbene non ci sarebbe bisogno di commentare, ma come non sottolineare il dramma di una nazione abbandonata a se stessa, perché i suoi dirigenti, i suoi capi, non sono capaci e responsabili. Questo concetto è pesante. Purtroppo lo ritroviamo in tante storie di tante nazioni in varie epoche. Chi dirige un paese, in momenti così cruciali, non sa che pensare a mettersi in salvo a livello personale, dimenticandosi dell'intera popolazione. Non ci sono parole per dire della gravità dell'atto del re e del governo Badoglio, verrebbe voglia di dirle grosse. Quindi un atto di una disumanità quasi pari a quella che poi contraddistinse la Germania che si dilettò nello sterminio di ebrei e di tanti altri innocenti. Certo potere politico o militare in questi 2013 anni di storia, ha dimostrato le proprie incapacità. E l'uomo non impara dalla storia, l'uomo è schiavo di se stesso e dei propri limiti e ripete ritualmente, nel corso dei secoli, di errori assurdi narrati appunto dai libri di storia. Il diario di Romolo Fanetti dimostra tutto ciò con cruda realtà ed è quindi un documento importante di valore personale e ancora di più per il valore storico.
ALCUNI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NELLA GERMANIA NAZISTA
CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI DELL'ELBA
CELL . 3391996492
CONFLITTI ANCORA ATTIVI NEL MONDO
DAL SITO
http://www.guerrenelmondo.it/?page=static1258218333
AFRICA: (24 Stati e 117 tra milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e altri) Punti Caldi: Darfur, Mali, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sudan, Sud Sudan
ASIA: (15 Stati e 116 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e altri) Punti Caldi: Corea del Nord, Corea del Sud, Afghanistan, Birmania-Myanmar, Pakistan
EUROPA: (8 Stati e 62 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e altri) Punti Caldi: Cecenia, Daghestan
MEDIO ORIENTE: (8 Stati e 116 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e altri) Punti Caldi: Iraq, Israele, Siria, Turchia, Yemen
AMERICHE: (5 Stati e 25 tra cartelli della droga, milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e altri) Punti Caldi: Colombia, Messico
Stati coinvolti con i loro eserciti 60
Milizie-guerriglieri e gruppi separatisti 437
IN CINA SONO PRESENTI 1422 LAOGAI
CAMPI DI LAVORO FORZATI DOVE SI DICE SIA PRATICATA ANCHE LA TORTURA (DA WIKIPEDIA),
NELL' EX URSS SONO ESISTITI IL GULAG FINO AL 1960-GUANTANAMO-I CAMPI PROFUGHI-KUTINA